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Progetti

Nudge to tax compliance


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Descrizione

Il progetto “Nudge to Tax Compliance” nasce da un’esigenza della Regione Toscana ed è finanziato attraverso l’IRPET per esplorare strategie basate sull’economia comportamentale volte a migliorare l’adempimento fiscale volontario.

L’iniziativa si concentra sullo studio e sviluppo di interventi comportamentali (nudge) applicati alla compliance fiscale, con particolare attenzione alle tasse forfettarie (lump sum taxes) caratterizzate da elevati tassi di evasione nonostante la loro facilità di verifica. Il bollo auto rappresenta un caso emblematico di questa problematica, dove tassi di inadempimento superiori al 15% generano significative perdite di gettito per le amministrazioni regionali.

Il progetto mira a identificare e sperimentare diverse tipologie di nudge fiscali, tra cui sistemi di pagamento automatico, semplificazione delle procedure amministrative, comunicazioni personalizzate e architetture di scelta ottimizzate per favorire la compliance spontanea. L’approccio metodologico combina esperimenti controllati di laboratorio con analisi comportamentali per valutare l’efficacia di ciascun intervento.

Gli obiettivi principali includono la riduzione dei costi di compliance per i contribuenti, l’incremento dei tassi di adempimento volontario e lo sviluppo di strumenti policy replicabili in diversi contesti fiscali regionali. Il progetto rappresenta un esempio di ricerca applicata che, partendo da esigenze territoriali concrete, sviluppa soluzioni evidence-based per migliorare l’efficienza e l’equità del sistema fiscale locale, riducendo al contempo i costi amministrativi di enforcement.

Ricercatori

Domenico Colucci - BEELab+, University of Florence
Patrizia Lattarulo - IRPET
Damiano Paoli - Alma Mater, University of Bologna
Maria Grazia Pazienza - BEELab+, University of Florence
Vincenzo Valori - BEELab+, University of Florence


Endowment Effect: Timing and Commodity Types


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Descrizione

L'endowment effect rappresenta una delle anomalie comportamentali più documentate nella letteratura economica, evidenziando come gli individui attribuiscano sistematicamente un valore più elevato ai beni che possiedono rispetto a quelli che non possiedono. Questo fenomeno determina una significativa discrepanza tra la disponibilità a pagare per acquisire un bene e la disponibilità ad accettare denaro per cedere lo stesso bene una volta posseduto.

Il progetto di ricerca "Endowment effect: timing and commodity types" si propone di esplorare due aspetti fondamentali e ancora poco investigati dell'effetto dotazione. Primo, l'influenza della durata del possesso sulla manifestazione dell'effetto, analizzando se e come l'intensità dell'endowment effect evolva dal possesso istantaneo a periodi prolungati di proprietà. Secondo, l'impatto di diverse tipologie di beni sull'emergere e sull'intensità dell'effetto, con particolare attenzione alla distinzione tra beni tangibili, intangibili e beni di scambio.

La ricerca, basata su esperimenti online e di laboratorio, ha l'obiettivo di contribuire allo sviluppo di un quadro teorico più completo dell'endowment effect. Il progetto offre potenziali applicazioni in ambiti quali le politiche commerciali, la progettazione di meccanismi di mercato e le strategie di protezione del consumatore, collocandosi all'interno del più ampio programma di ricerca dell'economia comportamentale.

Ricercatori

Domenico Colucci - BEELab+, University of Florence
Chiara Franco - University of Pisa
Vincenzo Valori - BEELab+, University of Florence


Social Preferences And Social Entrepreneurships


Web site

Descrizione

Il progetto "Social Preferences And Social Entrepreneurships" è nato inizialmente come una branca del più ampio programma di ricerca europeo EFESEIIS (Enabling the Flourishing and Evolution of Social Entrepreneurship for Innovative and Inclusive Societies) ed è poi proseguito autonomamente. La ricerca nasce dalla necessità di comprendere se i decision maker nelle imprese sociali adottino comportamenti effettivamente diversi rispetto agli imprenditori tradizionali, superando l'approccio prevalentemente aneddotico che caratterizza gran parte della letteratura esistente. L'imprenditorialità sociale, per definizione orientata alla risoluzione di problemi sociali e ambientali, dovrebbe teoricamente tradursi in scelte più pro-sociali rispetto alle imprese convenzionali focalizzate sulla massimizzazione del profitto.

Il progetto utilizza gli strumenti propri dell'economia comportamentale per analizzare le preferenze sociali degli imprenditori attraverso esperimenti di laboratorio. La metodologia prevede test con imprenditori reali - non solo studenti come di consueto - coinvolti in giochi di mercato che simulano situazioni decisionali simili alla loro attività quotidiana. Gli esperimenti includono sia sessioni con studenti di diversi orientamenti disciplinari sia test con imprenditori attivi, permettendo di valutare le preferenze sociali in contesti controllati.

La ricerca rappresenta uno dei primi tentativi (forse il primo) di condurre esperimenti economici di laboratorio con veri imprenditori per analizzare le loro preferenze sociali attraverso giochi di mercato con esternalità positive. L'approccio sperimentale consente di superare i limiti delle analisi basate su questionari e interviste, potenzialmente soggette a bias, fornendo evidenze empiriche rigorose sui comportamenti effettivi degli imprenditori sociali rispetto a quelli tradizionali. Il progetto contribuisce così a colmare una lacuna significativa nella comprensione dei meccanismi comportamentali che sottendono l'imprenditorialità sociale.

Ricercatori

Mario Biggeri - University of Florence
Domenico Colucci - BEELab+, University of Florence
Nicola Doni - BEELab+, University of Florence
Damiano Paoli - Alma Mater, University of Bologna
Enrico Testi - ARCO
Vincenzo Valori - BEELab+, University of Florence


Bounded Rationality and Expectations Formation


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Descrizione

L'obiettivo del progetto è comprendere come agenti economici con razionalità limitata formano aspettative e come tali aspettative influenzano la dinamica macroeconomica. La motivazione nasce dall’evidenza che gli agenti reali non aggiornano sempre in modo pienamente razionale e ricorrono a euristiche, con effetti rilevanti su volatilità, cicli e trasmissione delle politiche economiche.

Il progetto, attivo da lungo tempo e finanziato in più cicli PRIN del MUR (2002, 2004, 2008, 2017), si articola in due direzioni complementari:
- Sperimentale (Learning to Forecast Experiments): identifica e confronta le euristiche che meglio descrivono la formazione delle aspettative in ambienti controllati, analizzando quando e perché gli agenti adottano regole semplici (ad es. extrapolative, adattive o ibride), come si diffondono nei gruppi e come reagiscono a cambiamenti di informazione e istituzioni.
- Teorico: sviluppa modelli con razionalità limitata e agenti eterogenei per studiare l’emergere di regimi macroeconomici, l’interazione tra apprendimento ed equilibrio, e le implicazioni per stabilità, efficienza allocativa e disegno delle politiche monetarie, fiscali e regolamentari.

Obiettivi trasversali includono: definire criteri di selezione delle euristiche basate su evidenza micro, integrare eterogeneità e apprendimento nei modelli macro, e fornire linee guida per policy-robustness in presenza di aspettative non razionali. Il progetto mira a colmare il divario tra evidenza sperimentale e modellizzazione teorica, offrendo strumenti affidabili per analisi e valutazione delle politiche.

Ricercatori

Domenico Colucci - BEELab+, University of Florence
Vincenzo Valori - BEELab+, University of Florence

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento

08.10.2025

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